Fixing dell’Oro, come funziona

24 karat gold bars Conoscere cos’è il Fixing dell’oro è molto interessante, soprattutto per le persone che stanno valutando la possibilità di vendere degli oggetti in oro o di effettuare degli investimenti di questa tipologia, vediamo dunque di che cosa si tratta.
Anzitutto va sottolineato che l’oro, proprio come l’argento, ha un valore ufficiale valido a livello internazionale, ed è proprio a questo valore che bisogna far riferimento nel momento in cui si vende o si acquista dell’oro.
Ovviamente i vari esercizi di compro oro trattengono delle percentuali differenti da ogni transazione, di conseguenza non deve stupire se per il medesimo oggetto in oro si ricevono delle proposte differenti da parte di aziende concorrenti, ad ogni modo il valore di mercato dell’oro è sempre determinato oggettivamente.
Il valore dell’oro non è stabile nel tempo, ma al contrario è soggetto a fluttuazioni, paragonabili a quelle borsistiche.
Alla luce di questo è vivamente consigliabile controllare la quotazione ufficiale dell’oro poco prima di concludere una vendita, e informarsi non è affatto complicato: su Internet infatti vi sono molti siti ufficiali in cui si possono consultare appunto le quotazioni ufficiali aggiornate dei vari metalli preziosi.
A questo punto sorge spontaneo porsi alcuni quesiti: chi determina il valore dell’oro? Quali fattori influiscono sul medesimo? Con che cadenza questa quotazione ufficiale viene aggiornata? Scoprire cos’è il Fixing consente di rispondere a tutte queste domande.
Il Fixing è l’atto di fissare una quotazione ufficiale, che si tratti di oro, come in questo caso, o anche di altri metalli preziosi o di tassi bancari.
É ancor più preciso affermare che il Fixing corrisponde ai momenti della giornata in cui i soggetti preposti aggiornano la quotazione ufficiale, fissandola e rendendola pubblica.
Possiamo sottolineare subito che il Fixing dell’oro viene effettuato due volte al giorno nella città di Londra, esattamente alle 10:30 e alle 15:00: in questi orari dunque la quotazione dell’oro viene aggiornata e viene resa pubblica tramite i vari canali ufficiali.
Il Fixing dell’oro ha una storia antichissima: questa pratica è nata infatti nel lontano 1919: all’epoca il London Gold Market Fixing, ovvero il mercato londinese dedicato all’oro e all’argento, era presidiato dalla famiglia Rothschild e da altri 4 mercanti piuttosto potenti.
Oggi il London Gold Market Fixing è gestito da importanti istituti bancari, ma il Fixing straordinariamente simile a quello degli albori: tramite delle apposite riunioni, infatti, gli istituti che hanno questo potere determinato il valore di questo metallo prezioso.
Stabilire questa quotazione significa ovviamente avere un’influenza determinante sul mercato mondiale della compravendita di oro, ragion per cui queste banche detengono un grande potere e hanno, allo stesso tempo, una notevole responsabilità.
Probabilmente è proprio per via delle grosse responsabilità che derivano dalla gestione del Fixing che uno dei grossi istituti bancari che era chiamato a decidere circa la quotazione dell’oro, ovvero Deutsche Bank, ha scelto di farsi da parte.
Molti sostengono che il gruppo Deutsche Bank possa aver scelto di uscire dal ristretto “gotha” di banche in grado di determinare il valore ufficiale dell’oro perché scoraggiato dalle colossali multe che sono state comminate ad alcuni istituti bancari a cui sono state contestate delle irregolarità nell’ambito di differenti tipologie di Fixing.
A seguito dell’abbandono di Deutsche Bank, dunque, attualmente gli istituti bancari che stabiliscono la quotazione dell’oro sono 4, ovvero Scotia Mocatta, HSBC, Barclays e Société Generale. Gli aspetti che queste banche considerano nel determinare la quotazione dell’oro sono diversi: sicuramente hanno un’importanza primaria dei dati di natura prettamente economica, legati dunque alla quantità di domanda e di offerta di questo bene, ma allo stesso tempo vengono considerati anche fattori socio-politici.
Circa i possibili sviluppi futuri relativi al Fixing dell’oro gli esperti sono concordi nel prevedere un maggiore coinvolgimento della Cina, sia perché è oramai divenuta la prima economia al mondo, sia perché eccelle anche nella produzione e nel consumo di questo metallo prezioso.