Valutazione oro, come scegliere il compro oro

quotazione oroPossedere oggetti d’oro e d’argento significa essere consapevoli di avere in casa un piccolo “patrimonio” che, in qualsiasi momento, può essere ceduto e trasformato in denaro contante.
Una vera opportunità da sfruttare soprattutto se la maggior parte dei preziosi non piacciono più e sono inutilizzati.
Catenine e braccialetti rotti, orologi passati di moda, medaglie e ciondoli sono oggetti che potrebbero fruttare molto consentendo l’acquisto di gioielli di tendenza, oppure di affrontare con serenità una spesa extra senza scartare l’idea di togliersi qualche “piccolo sfizio” come prenotare una settimana bianca o comprare o un abito firmato.

Ma non è tutto, potrebbe essere arrivato il momento giusto anche per fare un “regalo di lusso”, sorprendendo tutti con un gruzzoletto da spendere liberamente, senza intaccare i risparmi di famiglia.
Chi non si è mai recato da un “Compro Oro” ovviamente non sa come muoversi nel mare magnum delle offerte e delle facili promesse reclamizzate da alcuni negozianti.
Nelle grandi città ma anche nei piccoli centri, non c’è strada dove non siano visibili cartelloni esposti nelle vetrine di alcuni Oro point, piuttosto anonimi, che cercano di attirare l’attenzione dei passanti, assicurando super valutazioni di oro e argento usato.
Spesso si tratta di piccoli esercizi, non sempre autorizzati all’acquisto di metalli preziosi, o di brand sconosciuti che tentano di lusingare i clienti sponsorizzando tariffe fuori mercato che, una volta entrati nel negozio, non saranno mai applicate dal proprietario che fornirà, a sua discolpa, mille pretesti.
Ecco perché la prima cosa saggia è non lasciarsi incantare da slogan troppo belli per essere veri e dedicarsi, invece, alla ricerca di un Compro Oro o Banco Metalli serio che realmente consentirà di ottenere la “migliore quotazione oro”.

Grazie alla punzonatura. dopo aver accertato che gli oggetti da vendere non siano imitati o falsi, si può procedere alla pesatura con una bilancia di precisione in grado di leggere i grammi.
Queste due operazioni sono fondamentali: mai presentarsi in gioielleria senza conoscere il titolo e il quantitativo di ciò che si sta cedendo, così come è opportuno non farsi prendere dalla fretta decidendo di vendere al primo tentativo.
L’ideale è farsi fare una stima da più commercianti: un modo intelligente che vi consentirà di verificare la trasparenza e l’onestà dei Compro Oro.
Un’altra mossa utile è quella di calcolare da soli quanto si può ricavare, sebbene in maniera approssimativa, applicando la quotazione on line fruibile ogni giorno sul web.
A questo proposito, un altro errore grossolano commesso di frequente è quello di calcolare il prezzo dell’oro prendendo per buona la quotazione a 24 k.
Purtroppo non è quella giusta, perchè l’offerta riguarda il metallo puro (ad esempio l’oro al 99,9% usato in alcune monete e soprattutto nei lingotti) e non quello solitamente impiegato nel settore orafo.
Per lavorare l’oro infatti, viene utilizzata una lega a 18 k (nel punzone è possibile leggere il titolo 750/1000) e quindi bisogna prestare molta attenzione nel consultare correttamente la tabella del fixing.

Anche se la quotazione è la stessa in tutto il mondo, difficilmente due negozianti vi offriranno la stessa cifra ma, anche in questo caso, è possibile che vi sia fornito un preventivo diverso in base alla trattenuta stabilita dal Compro Oro.
Dal momento che negli ultimi anni la Borsa ha avuto un andamento piuttosto instabile condizionando il prezzo dell’oro, per ottimizzare i profitti nulla è più utile del blocca-prezzo on line: un sistema molto semplice e redditizio in grado di lasciare invariato il miglior prezzo dell’oro, per un tempo che può variare da 24 a 48 ore durante le quali, si può concludere felicemente la transazione, portando al negozio la copia della quota più alta confermata via mail.
I primi a rendere disponibile questo servizio sono stati i “grandi Gruppi”, che complessivamente offrono condizioni molto più vantaggiose di un negozio che non fa parte di una catena conosciuta.

Solo i migliori Gruppi come OroElite infatti, per aumentare il volume d’affari non solo evitano di veicolare messaggi fraudolenti, ma rinunciano volentieri ad una parte dei loro guadagni applicando una commissione bassa, molto più conveniente per il cliente.
Sul sito di riferimento vengono fornite tutte le indicazioni per individuare il negozio dove recarsi con comodità e con la consapevolezza di una transazione remunerativa e sicura.

Oro fisico o finanziario, quale acquistare

numismaticaE’ proprio nei momenti di crisi finanziaria, come quello che stiamo attraversando, che gli investitori puntano su sistemi d’investimento più remunerativi e più certi di quelli tradizionali.
Per investitori s’intendono persone con possibilità economiche differenti, perché l’investimento non è a esclusivo appannaggio dei grandi portafogli, ma anche di chi ha a disposizione piccoli importi.
Nella selva di proposte allettanti e a volte troppo redditizie perché siano reali, l’attenzione ai metalli preziosi, all’acquisto di oro da investimento è quanto meno doverosa, perché ha radici antiche e si configura da sempre come bene rifugio.
Il focus che stiamo per affrontare è quello legato al mondo dell’oro, che distingueremo in oro finanziario e oro fisico.

L’oro finanziario
L’oro finanziario o anche oro cartaceo significa sostanzialmente acquistare futures dell’oro, che sono dei contratti negoziati in borsa. Le parti decidono di scambiare un determinato quantitativo di attività finanziarie, a un prezzo stabilito e in una data già decisa.
In questo modo i futures sull’oro incrementano il loro valore con l’aumento dell’oro fisico ed è un acquisto che permette di avere prospettive di rialzo sul valore dell’oro fisico.
In Borsa i futures dell’oro sono considerati strumenti finanziari derivati, cioè è consentito comprare un titolo del valore ad esempio di 10.000 euro a 1.000 euro.
Potenzialmente è un vantaggioso investimento, perché basandosi sull’esempio appena fatto se il titolo da 10.000 euro crescesse del 10%, i nostri 1.000 euro s’incrementerebbero di altri 1.000 euro e, di fatto, avremmo raddoppiato il capitale investito.
Per contro è una strada non privi di rischi, perché nonostante il meccanismo di leva, se l’oro dovesse scendere, l’Istituto di Credito ossia la Banca chiederebbe di aggiungere il margine di garanzia. Se calcolassimo la perdita del 5% sull’esempio degli 1.000 euro citati in precedenza, significherebbe versare 500 euro alla Banca.
Esistono strumenti alternativi ai futures. Sono scelte più complicate e complesse che richiedono di solito l’ausilio di esperti di settore che meglio sanno consigliare la strada meno rischiosa.
Tra queste opzioni troviamo l’acquisto di azioni di società minerarie. E’ un investimento legato non solo all’andamento del prezzo dell’oro, ma anche alla situazione politica del Paese in cui avviene l’estrazione, in pratica fluttua sulla base delle leggi vigenti in quel determinato Stato. Proseguiamo con gli ETC Contratto Derivato, che sono un strumento finanziario ibrido cioè correlato alla materia prima fisica, e il loro valore è determinato dal sottostante, in questo specifico caso l’oro.

L’oro fisico
La prima importante distinzione da fare quando si tratta l’argomento oro fisico, è quella di dividere lo stesso in due categorie, e cioè quelle di oro allocato e oro non allocato.
L’acquirente dell’oro allocato è di diritto il proprietario che delega la custodia all’Istituto di Credito che non ha diritti di proprietà sull’oro, in pratica la Banca non potrà usarlo come pegno di garanzia per la sua liquidità e in caso di fallimento della stessa non potrà essere pignorato ma rimane protetto e al sicuro.
Differente è l’allocazione, per cui non si è proprietari dell’oro ma creditori. In questo caso il metallo prezioso può essere utilizzato dalla Banca per soddisfare la propria liquidità.
Questa distinzione è importantissima per la piena coscienza sull’acquisto di questo tipo d’investimento.
Oltre all’oro allocato o meno, esiste l’acquisto di lingotti e monete d’oro.
E’ meglio acquistare oro certificato, chiamato Good Delivey che ha un valore più alto rispetto a quello non certificato. La certificazione è sinonimo di purezza, poiché la percentuale minima di oro non può essere inferiore al 99,5%.
Il formato dei lingotti da acquistare più consigliato è la forbice che va da 1 grammo a 12.5 kg.
Le monete d’oro, peraltro bellissime da possedere, hanno un valore variabile rispetto alla quantità d’oro contenuta. Il vantaggio delle monete sui lingotti è che hanno una maggiore liquidità a patto che le stesse rientrino nella categoria di monete d’oro da investimento che è un dato derivante dalla data impressa, poiché si riferisce alla coniatura successiva al 1800. Queste sono le uniche monete quotate in borsa. Il loro prezzo di vendita è calcolato sulla quantità d’oro di cui sono fatte, un valore che non potrà essere superiore all’80% al valore dell’oro contenuto. Inoltre, altro importante requisito, è quello che devono avere una purezza uguale o superiore ai 900 millesimi.

Compro oro e blocca prezzo

oro usatoLe numerose attività di compro oro, ormai presenti capillarmente in ogni località, oltre ad avere avuto un forte incremento nell’ultimo decennio, hanno saputo adeguarsi alle diverse esigenze della clientela, diversificando i servizi nel corso del tempo e con il variare delle esigenze di mercato.
I maggiori cambiamenti sono stati influenzati dalla forte crisi economica, ma soprattutto dall’aumento dell’uso di internet in tutte le attività quotidiane e in particolar modo nel commercio.
Questo settore, ancora in forte espansione, è nato principalmente come modalità di ritiro dell’oro usato da destinare alle società di fusione, con valutazione in contanti sulla base di quotazioni ufficiali del metallo prezioso.
Anche in queste attività il proliferare dei tablet, degli smartphone e del web in generale ha sollecitato la creazione di siti sia per i compro oro in franchising, sia per le grandi catene, ma anche per le più piccole realtà locali.
L’accesso virtuale al negozio permette al cliente di reperire numerose informazioni e prendere visione dei servizi e delle modalità offerte dal singolo punto vendita. Per contro, la presenza online, permette al negozio tradizionale di ampliare la sua visibilità senza più limiti temporali e di spazio.
Una tra le novità più diffuse tra i compro oro online è quello del blocca prezzo, cioè la possibilità di congelare la valutazione ottenuta sul sito in un determinato momento per un arco di tempo compreso tra le 24 e le 48 ore, senza l’obbligo effettivo di vendita da parte del cliente.
Questo servizio, particolarmente utile ed interessante, permette a chi vuole vendere oro usato di tutelarsi da eventuali oscillazioni negative e repentine del suo valore.
Quella del blocca prezzo è un’ottima opportunità anche per l’investitore più attento che può comparare numerosi brand per trovare la quotazione più vantaggiosa in tutto il panorama dei compro oro, comodamente da casa e con il semplice aiuto di un computer.
La procedura per fissare il prezzo è molto semplice: basta accedere alla sezione apposita all’interno del sito e compilare il form che calcola, in base al peso dell’oro o dell’argento usato, il preventivo della valutazione totale in euro in tempo reale.
Una volta accettate le condizioni di vendita vengono richiesti alcuni dati personali per il perfezionamento della transazione che avverrà effettivamente in un secondo momento, su volontà del cliente, senza obbligo alcuno, fisicamente e realmente presso il negozio tradizionale che ha effettuato la quotazione.
L’obbligo, invece, permane a carico del punto vendita che si assume il vincolo per il lasso temporale dichiarato (24/48 ore) del pagamento in contanti della merce valutata. Oltre i 999 euro, i pagamenti vengono effettuati con assegno o bonifico bancario come previsto dalla attuale legge antiriciclaggio.
In definitiva, la valutazione online con il servizio blocca prezzo, permette a chi la richiede di avvalersi di vantaggiose quotazioni nell’arco di tempo stabilito dal compro oro, in caso contrario le condizioni decadono automaticamente.
Anche nelle situazioni di compravendita di oro usato tramite opzione blocca prezzo, vengono richiesti e rispettati tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente in Italia (rilascio ricevuta fiscale della transazione, maggiore età, controllo documenti, pagamento solo in negozio, rispetto dei limiti previsti per il pagamento in contanti, ecc).

Abbondanza d’argento

vasi argentoL’argento è uno dei metalli preziosi più comuni e richiesti, grazie ad una serie di caratteristiche che ne hanno fatto, da sempre, uno tra gli elementi più usati per la gioielleria, per l’oggettistica e anche, nei tempi più recenti, per l’industria e la tecnologia.
L’argento si estrae da giacimenti di tutto il mondo, dove si trova allo stato nativo, ossia libero da altri componenti, oppure in composti con elementi quali lo zolfo o l’arsenico, con cui si lega per formare vari minerali. Per questo motivo, spesso la produzione dell’argento è spesso associata all’estrazione dalle miniere, che si trovano soprattutto in Messico, in molti paesi dell’America Latina, in Canada, in Australia e in alcune nazioni europee, tra cui soprattutto la Norvegia, Polonia e Russia. Anche in Italia esistono alcune miniere da cui si estrae l’argento, localizzate soprattutto in Sardegna, nella zona orientale della regione.

L’argento maggiormente utilizzato è sicuramente quello del settore della gioielleria e dell’argenteria: posate, vassoi, portaoggetti e molto altro sono nuovamente molto apprezzati dagli amanti di questo metallo, e si sono vestiti di un design nuovo e moderno per essere sfruttati nei contesti contemporanei. L’oggettistica in argento, nonostante i periodi di crisi, viene ancora molto utilizzata per regali e bomboniere, proprio perché, oltre ad un vero e proprio regalo, rappresenta un piccolo investimento. Inoltre, a differenza dell’argento antico, che si scuriva facilmente diventando spesso triste da vedere, l’argento moderno è sempre limpido e brillante, facile da pulire e manutenere, restando sempre come nuovo ed offrendo quindi un elegante presenza su di un mobile o un tavolo.
Anche i gioielli in argento rappresentano una scelta di gusto e di valore. Naturalmente non bisogna pensare alla catenina o al braccialetto sottile che si acquista con facilità per portare un ciondolo di piccole dimensioni. Quando si parla di gioielli d’argento si parla di oggetti importanti, spesso arricchiti di pietre, soprattutto nel caso dei gioielli etnici. Proprio in questi ultimi, l’argento viene maggiormente apprezzato. Paesi che da sempre usano l’argento per creare gioielli di valore, come l’India o i paesi dell’America Latina, hanno creato, nel tempo, veri e propri capolavori dell’argenteria. Bracciali e collier in argento massiccio, con pietre dure, soprattutto quarzi e turchesi, sono caratteristici di molte culture estere, e affascinano sia le donne che gli uomini che, per turismo o per lavoro, si recano a visitare questi luoghi.

Questi monili spesso hanno valori molto elevati, altre volte, invece, rappresentano solo un bel ricordo. Da cosa dipende? Soprattutto dalla quantità di argento utilizzato per la realizzazione dellì’oggetto, e dal fatto che esso sia realmente argento e non quello comunemente chiamato argentone o alpaca, una lega di rame, zinco e nichel molto bella dal punto di vista estetico ma di scarso valore economico.
Ma quanto vale realmente l’argento? In realtà, per poter conoscere il valore dell’argento bisogna per prima cosa sapere il tipo di lega. Sul mercato, esistono varie tipologie di argento, che differiscono tra di loro per la percentuale di metallo presente all’interno dell’oggetto. Per rendere più lavorabile l’argento, infatti, esso viene unito in lega con il rame e, a seconda delle percentuali dei due metalli, si distinguono: l’argento puro o argento 999/1000, l’argento sterling, ossia 925/1000, l’argento 900/1000, l’argento 835/1000 e l’argento 800/1000. Il 900 e l’ 835 essendo i più “puri” vengono utilizzati soprattutto per le monete o le medaglie commemorative, mentre l’argento 800, o argento antico, è stato a lungo utilizzato per l’argenteria. Tuttavia, a causa della sua tendenza a scurirsi, oggi anche per le posate, i vasellami viene utilizzato sempre più spesso l’argento silver, il più comune sul mercato.

Spesso, è possibile imbattersi in oggetti di argento che presentano titoli diversi da quelli sopra elencati: in realtà si tratta di leghe che spesso non contengono nessuna traccia del nobile metallo, come la già citata alpaca, o altri tipi di metalli, noti come argento indiano o argento tibetano. Anche gli oggetti denominati silver, come ad esempio i silver plate, non sono in argento, ma solo placcati, così come non è vero argento quello punzonato come argento 1000.

Oro: Lavorazioni antiche e moderne

oro lavoratoConoscere le diverse tecniche di lavorazione con cui vengono realizzati splendidi manufatti in argento o preziosi oggetti d’oro, può essere utile per valutare con maggiore attenzione i propri acquisti.
Si tratta di aspetti fondamentali ma sconosciuti al grande pubblico: anche se nel ranking mondiale dei paesi produttori di gioielli l’Italia è ai primissimi posti. manca una vera e propria “cultura dell’arte orafa” che resta ad appannaggio, quasi esclusivo, degli operatori del settore.
Generalmente il consumatore finale, infatti, ignora le tecniche millenarie e le peculiarità che fanno di ogni creazione “un piccolo capolavoro“.
Ecco perché, ricostruendo le origini storiche e le modalità che caratterizzano le diverse tipologie di lavorazione, dalle più antiche alle più moderne, sarà più semplice determinare il giusto valore dei vostri preziosi.
Andando a ritroso nel tempo, sin dall’età del bronzo si riusciva a fondere e a lavorare l’oro servendosi di calchi di pietra e di argilla (fusione a matrice) per la creazione di bassorilievi.
Molti secoli dopo, intorno al III° secolo a.C., a questa tecnica subentrò la “fusione a cera persa” ottenuta per colaggio in uno stampo, che veniva rimosso dopo la solidificazione.
Questo processo, che ebbe origini in Medio Oriente, è ancora oggi molto diffuso anche se sono notevolmente mutati gli stampi e i materiali che lo compongono (gomma e lattice) molto più duttili e facilmente rimovibili.
Tornando alle tecniche di lavorazione antiche, la “tiratura a martello” fu una delle più usate presso fiorenti civiltà come quella Egizia (3000 a.C.) ed Assiro-Babilonese (XVIII° -XII° secolo a.C.).
Questa procedura consentiva di trasformare un pezzo unico, piuttosto consistente, in sottilissime sfoglie dette”lamine”: il metallo veniva così ridotto grazie all’utilizzo di arnesi rudimentali, ma estremamente efficaci, (l’incudine e il martello), anche se il risultato finale dipendeva dalla precisione e dall’abilità del forgiatore.
Analogamente, grazie al ritrovamento di preziosi reperti archeologici, gli esperti hanno constatato l’evoluzione delle “tecniche di fusione e saldatura” sui metalli, tanto che il settore orafo, nel periodo di massimo splendore della civiltà Cretese e Micenea (XVIII° – XX° secolo a.C.) rappresentò una delle maggiiori fonti di ricchezza.
Alla civiltà Sumerica si attribuisce “lo sbalzo” (a freddo e a caldo), una tecnica ornamentale molto raffinata destinata a durare per oltre 4000 anni: oggetti sacri (soprattutto ostensori), manufatti e vasellame d’oro e d’argento venivano lavorati praticando battiture sul retro, fino ad ottenere particolari scanalature rifinite con un utensile simile al mattarello.
Di fattura antica ma anche contemporanea, gli oggetti preziosi realizzati mediante “presa nella massa”: prima venivano lavorati con l’incudine e poi pazientemente modellati e rifiniti con piccoli strumenti (lime e scalpelli).

Tra le tecniche più diffuse si distinguono:
– 1) doratura e intarsio,
– 2) ossidazione ed opacizzazione,
– 3) incisione e cesellatura,
– 4) granulatura e filigrana,
– 5) niello.

“La doratura” prevede il rivestimento di uno strato d’oro. Se l’inserimento viene effettuato con parti minuscole (fili sottilissimi) di un altro metallo, si ottiene “l’intarsio”. Quando la lavorazione è più sofisticata, ad esempio quando è realizzata con fili d’oro intrecciati o sovrapposti, la tecnica prende il nome di “damaschinatura”.

“L’ossidazione e l’opacizzazione” un tempo vanto delle armature di coraggiosi cavalieri, oggi vengono richieste per la creazione di oggetti personalizzati, caratterizzati dal tipico “effetto ombra” che si genera volutamente tra le parti lucide non manipolate, e quelle trattate. A differenza dell’ossidazione, l’opacizzazione non prevede l’impiego di agenti chimici.

“L’incisione” viene eseguita grazie a piccoli strumenti di precisione capaci di incidere il metallo nobile asportandone strisce sottilissime. “La cesellatura”, invece, necessita di utensili non appuntiti, sui quali si danno colpi di martello fino ad ottenere l’effetto desiderato.

“La granulatura” avviene grazie a micro saldature: perline piccolissime (granuli) della stessa grandezza, vengono applicate sul metallo, diversamente dalla “filigrana” dove l’inserimento avviene manualmente, conferendo all’oggetto il tipico “effetto a rilievo”.

Infine il “niello”: la tecnica prende il nome dalla lega di colore scuro della quale l’orafo si serve per riempire i solchi precedentemente effettuati sulla superficie del metallo.

Anche l’effetto cromatico ha la sua importanza e può essere sinonimo di stile e personalità.
Chi preferisce monili lavorati con metalli nobili, può scegliere quelli in oro bianco (oro-platino) più preziosi dell’oro rosa o dell’oro giallo (entrambi oro-argento-rame ma in proporzioni diverse).
Per i più giovani, invece, appassionati di oggetti più easy e di tendenza si consigliano quelli in oro blu (oro e cobalto) e in oro lilla (oro-alluminio).

Tutto quello che bisogna sapere sulla numismatica

dollaro oroLa numismatica, nell’accezione più corretta del termine, riguarda lo studio della storia delle monete da tutti i punti di vista: sociali, artistici, finanziari. In realtà quando si parla di una raccolta e catalogazione di monete con un valore economico più o meno grande la definizione più corretta non sarebbe numismatica ma più propriamente collezionismo di monete.
In ogni caso, chi colleziona monete lo fa spesso sia perché è interessato all’argomento e agli oggetti in se, sia perché, scegliendo opportunamente le monete da collezionare, si può fare in modo che il capitale investito in monete si possa rivalutare con il tempo.

Su quest’ultimo punto c’è da fare una riflessione importante. E’ vero che le monete possono acquistare valore anche se non realizzate in metallo prezioso, grazie alla loro rarità o importanza sul mercato, ma è altrettanto vero che se non si è piuttosto esperti nel campo, l’acquisto di una moneta in metallo non nobile è rischiosa. Se invece si acquistano monete di argento od oro, il rischio è assai inferiore. Infatti, la quotazione della numismatica da investimento, se non particolarmente pregiate perché fior di conio e di epoche particolari, che possono avere prezzi superiori al costo del metallo utilizzato, seguono essenzialmente quello del metallo prezioso di cui sono composte. Mentre per quelle in argento qualche rischio in più c’è, per quelle in oro è molto limitato. In pratica, è come fare un investimento in lingotti d’oro, ma con il gusto di avere oggetti anche belli da guardare e, magari, dai significati storici interessanti.

Per chi apprezza questo genere di oggetti e, contemporaneamente, è interessato ad una operazione che un domani si potrà trasformare in un buon investimento, il consiglio per l’acquisto è di non affidarsi al primo che passa per la strada o che si incontra in rete, ma ponderare l’acquisto e affidarsi a professionisti seri.

All’inizio si può optare per monete d’argento, meno costose rispetto a quelle in oro. Ad esempio i 50 Franchi Hercule. Si tratta di monete francesi coniate negli anni 1974-1980 del peso di 30 grammi, di cui 27 di argento puro, essendo il loro titolo pari a 900 millesimi. Altra moneta da investimento in argento è il 10 Franchi Hercule. Degli anni ’60 sono invece i 5 Franchi Semeuse. In questi casi, l’impegno finanziario può essere anche molto limitato, ad esempio, il 50 Franchi Hercule, attualmente, è quotato attorno ai 30 Euro.

Sicuramente maggiore è l’impegno nel caso si considerino monete realizzate in oro. La principale ragione sta nel fatto che l’oro costa circa 60 volte di più dell’argento, per cui, a parità di peso, il costo è nettamente superiore.
D’altronde, anche le aspettative di guadagni possono salire. Se, ad esempio, consideriamo una delle monete d’oro da investimento più note, come la sterlina, e valutiamo l’andamento nel tempo della sua quotazione, possiamo vedere che dal 2005 al 2011 il suo valore è aumentato di circa 5 volte, seguendo quella rivalutazione dell’oro che si ebbe in quel periodo. Sappiamo che questo avvenne a causa della crisi finanziaria che seguì l’attentato alle torri gemelle e la bolla dei titoli subprime. Quella volta più che mai l’oro e le monete d’oro da investimento sono stati visti come bene rifugio su cui investire in attesa di tempi migliori della borsa. Questo vuol dire che non sempre sarà così, ma in ogni caso, questo tipo di investimento non è considerato un investimento particolarmente a rischio.

Il valore della sterlina d’oro, moneta del peso di poco meno di 8 grammi, è di circa 250 euro. Più impegnativo è un altro best seller di questo tipo di monete: il Krugerrand del Sud Africa. Si tratta di una moneta molto grande, che ha diametro 32.7 mm per un peso di quasi 34 grammi e titolo 917 millesimi. Il valore attuale è di circa 1.000 euro.
Altre monete piuttosto famose realizzate in oro da utilizzare come investimento sono il Marengo, che esiste sia nella versione italiana che austriaca, francese e svizzera, del valore di circa 2oo euro e, soprattutto, il Dollaro USA. I 20 dollari USA sono monete del peso di circa 33.5 grammi, che attualmente valgono circa 1080 euro.

Come si diceva precedentemente, per acquistare in sicurezza monete d’oro è consigliabile rivolgersi presso esercizi specializzati di sicura notorietà e correttezza. Occorre accertarsi che questi siano iscritti nell’elenco degli operatori professionisti. Questo elenco è stilato dalla Banca d’Italia.
Un metodo semplice è quello di rivolgersi presso i Banco Metalli, come, ad esempio, a Roma l’azienda OroElite. Chiaramente anche in molte altre città esistono questo tipo di esercizi dove rivolgersi con fiducia per l’acquisto delle proprie monete d’oro da collezione.

Cos’è L’oro?

prezzo oroL’oro è un elemento chimico con numero atomico 79 e simbolo Au. Ha il caratteristico colore giallo causato dall’assorbimento di lunghezze d’onda blu della luce. 
Poiché è malleabile, duttile e tenero, viene lavorato in lega con altri metalli al fine di renderlo più resistente. Non viene alterato né da aria né da ossigeno, calore o altri reagenti chimici. Si può ossidare con l’acqua regia o soluzioni che contengono ione cianuro, ma in presenza dell’ossigeno o del perossido d’idrogeno.
Si trova allo stato nativo come pepite, agglomerati abbastanza grossi, oppure in grani e pagliuzze inserite nelle rocce o su superfici che separano i cristalli di minerali, in depositi alluvionali. 

L’oro si trova un po’ ovunque sulla terra: i giacimenti si trovano in rocce metamorfiche e ignee. Quelli più comuni si chiamano “filoni” oppure “vene”. 
Fin dalla preistoria l’oro è molto apprezzato e forse è il primo metallo che è stato usato dall’uomo per fare gioielli, ornamenti e oggetti rituali. 
Dopo la scoperta delle Americhe i primi esploratori europei, vedendo grandi quantità di oggetti d’oro portati dai nativi, specie nell’America Centrale, nel Perù e in Colombia, organizzarono le “Corse all’oro” e scoprirono bacini auriferi in California, in Colorado, in Australia, nelle Black Hills e in Klondike.
Ha colore giallo, ma può assumere colorazioni diverse secondo la lega che si ottiene con molti altri metalli. È un ottimo conduttore per l’elettricità e poco soggetto a ossidazione.
Dal 1880 la fonte di due terzi circa dell’oro del mondo è estratto nel Sudafrica: infatti Johannesburg è costruita sulla sommità di un enorme giacimenti d’oro. Ma dal 2007, la Cina ha superato il Sudafrica con una produzione di 260 tonnellate d’oro. Altri grandi produttori sono gli USA, specie Il sud Dakota e il Nevada, l’Australia, la Russia e il Perù.
L’oro in Italia c’è in piccole quantità in fiumi come il Po o il Ticino. Nel Monte Rosa c’è un giacimento più grande di quelli attuali del Sudafrica, ma per problemi di costi e di sicurezza non è sfruttato. 
L’Italia quindi è un produttore d’oro molto modesto, ma dal 1998 è il paese maggiore trasformatore d’oro del mondo: in media lavora quasi 500 tonnellate di oro all’anno.

L’oro per la gioielleria ha una colorazione diversa a seconda del metallo con cui si lega: 
• verde che è composto da 75% oro, 12,5% argento e 12,5% rame;
• giallo che è composto da 75% oro, 12-7% argento e 13-18% rame;
• rosa che di solito è composto da 75% oro, 6,5-5% argento e 18,5-20% rame;
• rosso che è composto da 75% oro, 4,5% argento e 20,5% rame; 
• blu che è una lega fatta d’oro e ferro: viene fatto un tipo di trattamento termico che ossida gli atomi ferrosi sull’oro e gli do una colorazione azzurra;
• bianco per gioielleria che è composto da 75% oro e 25% nichel e argento o palladio.

Il termine “oro bianco” è utilizzato spesso per designare l’oro che, mediante la rodiatura, è ricoperto da uno strato sottile di rodio, che poi sparisce per l’usura e ridà al gioiello il colore giallo. Comunque ogni gioielliere fa le proprie leghe, che si possono discostare di poco dal valore standard.
L’oro viene usato oltre che per produrre gioielli e coniare monete anche per applicazioni industriali grazie alla resistenza a essere corroso e alle proprietà elettriche.

Viene usato infatti:
• per i componenti elettronici, ossia in molti computer, negli apparecchi per le telecomunicazioni, per i motori jet e altre numerosi prodotti industriali; 
• come rivestimento di superfici dei contatti elettrici, al fine di garantire una buona resistenza ad essere corroso nel tempo;
• come rivestimento dei satelliti artificiali, per la capacità di riuscire a riflettere la luce e gli infrarossi;
• per scopi medici e diagnostici l’oro colloidale è usato in un tipo di elettroforesi;
• per otturazioni e ponti nell’odontoiatria;
• l'”aurotiomaleato di sodio” è un farmaco per curare l’artrite reumatoide; 
• l’isotopo radioattivo è usato in terapie anti-tumorali;
• nelle indagini con il microscopio è usato come rivestimento dei campioni biologici che devono essere osservati con un microscopio a scansione elettronico;
• in campo fotografico l’acido cloroaurico è usato per virare l’immagine dai sali d’argento;
• per scopi ornamentali, in fili, può essere inserito nei tessuti e negli ornamenti; come sospensione colloidale, viene usato nella pittura di ceramiche;
• l’oro viene usato per le coppe e medaglie delle premiazioni o in cucina a scopo decorativo in alcune ricette dell’alta cucina perché non altera il sapore.

L’oro è quotato al grammo oppure all’oncia troy. Quando l’oro è in lega con metalli, se ne misura la purezza, espressa in carati: l’oro puro è 24 carati. 
La purezza può essere indicata anche in un altro modo, con una grandezza che va da zero a uno e tre decimali, oppure con la frazione in millesimi. Esempio: 18 carati = 0,750 = 75%. 
Quello usato in gioielleria non è mai maggiore di 18k, altrimenti non sarebbe possibile lavorarlo. Il valore di un oggetto viene stimato quindi considerando la lega. 
Il prezzo viene fissato dal mercato, in particolare dalla Borsa di Londra che due volte ogni giorno stabilisce il prezzo, detto il fixing dell’oro
L’oro è stato sempre impiegato, nei sistemi economici basati sul “gold standard”, come base per le valute. Il valore della valuta viene stabilito in rapporto a una quantità di oro.
Poiché l’oro costituisce una riserva valutaria dei paesi, il suo possesso da parte di un privato è regolamentato oppure è bandito.

Vendere I Propri Gioielli In Cambio Di Denaro, Conviene?

Capita a tutti di vivere un periodo di grandi spese e, di conseguenza, non poter disporre del proprio denaro come si vuole. Oppure di desidedare quel particolare vestito o cappotto che non è necessario ma che ci renderebbe davvero felici ma di non voler, per questo acquisto, intaccare il budget familiare. Per situazioni di questo tipo spesso sarebbe necessaria un’entrata in più che non c’è…e allora come fare?

gioielloUna buona soluzione può essere la vendita di gioielli ed ora che non utilizziamo più, perchè rotti, perchè non ci piacciono più o perchè sono un regalo di battesimo o comunione e, quindi, ormai troppo piccoli da indossare. In questo caso, un grande aiuto ci può arrivare dai negozi compro oro che si occupano, appunto, della compravendita di oro e prezioni usati.

Prima di procedere alla vendita, però, è bene osservare alcune regole di base per essere sicuri di affidarsi al punto vendita giusto. Vediamo insieme quali sono:

1. La vicinanza.
Che sia un compro oro o un banco metalli, è sempre bene che il punto vendita scelto sia abbastanza vicino e comodo da raggiungere. Questo perchè non è mai una buona idea spostarsi in città con cose di valore e quindi la vicinanza logistica del punto vendita nel quale abbiamo intenzione di vendere il nostro oro è sempre un plus notevole.

2. Le autorizzazioni necessarie.
Per poter essere in regola con la legge, il compro oro deve avere le autorizzazioni necessarie all’esercizio della professione rilasciate dal Ministero. Un compro oro serio avrà le autorizzazioni bene in vista all’interno del punto vendita.

3. Quotazioni chiare.
E’ ormai abitudine dei compro oro quella di appore all’esterno del punto vendita dei tabelloni luminosi che riportino, in tempo reale, le quotazioni dei diversi metalli preziosi così da poter scegliere la migliore quotazione dell’oro. Ma una verifica preliminare su Internet può aiutarci senz’altro a scegliere quella più conveniente. Inoltre, spesso è possibile usufruire del servizio “blocco prezzo” che permette, sempre on line, di inserire il peso del proprio oro da vendere ed usufruire delle quotazioni vigenti in quel momento.

4. La pesatura trasparente.
I compro oro utilizzano, per la pesatura dell’oro che i clienti intendono vendere, delle bilance di precisione. E’ una buona regola, però, provvedere alla pesatura anche in modo autonomo a casa propria prima di recarsi nel punto vendita: quella effettuata da noi non avrà certo la precisione di quella del punto vendita, ma almeno avremo un’idea di massima per evitare spiacevoli equivoci.

5. Trasparenza nella transazione.
Ricordiamo che per poter vendere i propri preziosi è necessario presentare un proprio documento di riconoscimento come garanzia della provenienza dei beni venduti (e come tutela contro il riciclaggio). Inoltre, a transazione conclusa il punto vendita dovrà rilasciarci regolare ricevuta di pagamento. Se non ci viene fornita allora non è un punto vendita serio.

6. Preferire i grandi franchising.
E’ vero che ormai quasi tutti quelli che operano nel settore possono dirsi affidabili e seri, ma nel dubbio è sempre meglio affidarsi a quei punti vendita che sono affiliati a grandi nomi del franchising. In questo modo non solo saremo più sicuri rispetto alla serietà del punto vendita ma avremo anche tutta una serie di garanzie in più.

7. Prediligere chi fa anche rivendita.
Nell’ipotesi che non ci occorra liquidità ma di essere solo alla ricerca di un gioiello che veramente ci piaccia, prediligiamo i punti vendita che effettuano anche servizio di permuta o di rivendita. In questo caso sarà possibile scambiare il gioiello o l’oro che non ci interessa più con qualcosa di più in linea con i nostri gusti con la possibilità di realizzare qualche buon affare (non è raro trovare anche gioielli di marca o vintage).

8. Assicurarsi che siano utilizzate tutte le tecniche di riconoscimento dei materiali preziosi.
Un punto vendita che sappia svolgere al meglio il suo mestiere avrà all’interno tutti gli strumenti adatti per riconoscere la qualità dell’oro e delle altre pietre preziose che intendiamo vendere. E’ importante avere a che fare con professionisti seri che conoscano la materia e le pietre in modo tale da non incorrere in truffe sia al momento della vendita che dell’eventuale nuovo acquisto.

9. Pagamenti.
Ricordiamo, infine, che la maggior parte dei compro oro e dei banchi dei metalli pagano immediatamente e con denaro contante. Diffidate di chi non segue questa regola basilare.