Investire i propri risparmi, cominciando dalle sterline d’oro

monete-anticheL’investimento in oro è una soluzione molto apprezzata soprattutto in periodi di crisi economica, valutaria, finanziaria oppure politica in quanto questo metallo prezioso si configura come un vero e proprio bene rifugio. Al tempo stesso i piccoli investitori preferiscono optare per le monete preziose assimilate all’oro da investimento. Proprio per questo motivo mantengono il loro valore nel lungo periodo, le transazioni commerciali che le riguardano sono esenti dal pagamento delll’Iva e possono essere facilmente conservate. Tuttavia non tutte le monete sono uguali: infatti esistono pezzi valutati maggiormente perché considerati dei veri e propri classici. Il valore degli esemplari viene determinato in base alla quantità d’oro puro contenuta e alle logiche di mercato (rapporto tra domanda e offerta). Tra le monete più apprezzate come forma di investimento rivestono un ruolo speciale le sterline d’oro. Gli esemplari assimilati all’oro da investimento sono stati coniati dopo il 1800, mentre quelli appartenenti a serie di conio precedenti sono considerate antiche. Di conseguenza il loro valore è soprattutto numismatico e non dipende dalla quantità d’oro puro contenuto.
Le sterline d’oro possiedono determinati requisiti e la loro verifica è fondamentale per assicurare l’originalità dei pezzi. Gli esemplari si caratterizzano per avere un peso lordo di 7,98 grammi, dei quali 7,32 sono in oro puro. Infatti la percentuale di oro contenuta si attesta al 91,7%, mentre la parte rimanente è composta da rame. Si tratta del cosiddetto crown gold. Chiamata anche sovereign per il fatto di recare impressa sul retro l’immagine del sovrano corrente del Regno Unito, le sterline d’oro possono essere indicate anche attraverso il nome del Re oppure della Regina che le hanno fatte coniare. Si parla così di sterline Guglielmo IV, Vittoria I, Elisabetta II oppure Giorgio VI. Le monete hanno il valore nominale di una sterlina, tuttavia il loro prezzo può variare notevolmente.
La sterlina d’oro è stata introdotta per la prima volta nel 1489 dal primo sovrano della dinastia Tudor, Enrico VII. Questi pezzi erano di maggiori dimensioni e avevano un più alto contenuto d’oro puro: infatti erano a 23 carati (96% di oro puro contenuto sul peso totale). Soltanto con il sovrano successivo, Enrico VIII, i pezzi hanno adottato il titolo 22 carati, pur mantenendo un peso di 15,6 grammi. Fu soltanto nel 1816, quando fu modificata la legislazione riguardante il conio, che le monete passarono a pesare 7,98 grammi, valore valido e adottato ancora al giorno d’oggi.
Investire in sterline d’oro è un’ottima forma di investimento perché si tratta di una delle monete più famose al mondo ed è molto apprezzata sia dagli investitori che dai collezionisti. In quest’ultimo caso bisogna valutare lo stato di conservazione dei pezzi. Al tempo stesso, per valutare il prezzo dell’esemplare, bisogna distinguere tra sterline d’oro di nuovo conio e di vecchio conio. In entrambi i casi le monete sono in oro 22 carati, tuttavia le loro quotazioni sono differenti. All’interno del vecchio conio sono comprese le monete coniate tra il 1887 e il 1982; invece i pezzi di nuovo conio sono state emesse a partire dall’anno 2000. Infatti dal 1983 al 1999 il governo britannico aveva decretato la sospensione delle emissioni delle sterline d’oro, eccezion fatta per gli esemplari a conio specchio. Questa decisione è stata presa per limitare la circolazione di vere e proprie monete-lingotto. Al tempo stesso bisogna tenere a mente dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino al 1957 il governo del Regno Unito sospese la produzione di sterline d’oro a seguito dell’uscita del Paese dal golden standard. Alcune emissioni ebbero corso soltanto nelle sedi decentrate della Zecca britannica (Pretoria, Melbourne, Bombay, Ottawa, Sydney) fino al 1932.
In genere le monete di vecchio conio sono considerate le migliori a patto che non siano abrase e abbiano un buono stato di conservazione. Molto apprezzate sono anche le sterline d’oro emesse prima del periodo vittoriano, tuttavia si tratta di pezzi molto rari che hanno quotazioni maggiori. Questo fatto si spiega con l’abitudine della Banca di Inghilterra di effettuare il periodico ritiro dalla circolazione delle sterline d’oro usurate e prive del loro valore legale per fonderle e utilizzare il materiale per nuove emissioni. In genere una sovrana aveva una vita di 15 anni perché, trascorso questo periodo di tempo, la moneta presentava abrasioni che facevano diminuire il peso oltre i requisiti minimi legali. Si calcola che nel corso degli anni siano stati coniati circa un miliardo di pezzi, tuttavia le sterline d’oro attualmente circolanti sono in numero notevolmente inferiore. Inoltre nel 1891 tutte le sovrane e le mezze sovrane sotto peso sono state ritirate dalla circolazione e sostituite con pezzi di nuova emissione. Il metallo fu quindi utilizzato dalla Royal Mint di Londra nel 1892 per il conio di 13.680.486 mezze sovrane nel 1892 e nel 1900 per battere 10.846.741 sterline d’oro. Con la stessa legge del 1891 si dichiararono fuori corso le monete emesse prima del 1837, che da quel momento ebbero soltanto un valore numismatico e collezionistico. Al tempo stesso molte sovrane del periodo vittoriano si sono conservate perché i loro proprietari preferirono depositarle nei caveau delle banche piuttosto che impiegarle come moneta legale. Infatti la principale moneta di corso nell’Inghilterra vittoriana era la mezza sovrana e non la sterlina.
La vendita e l’acquisto delle sterline d’oro avviene rivolgendosi a cambiavalute ufficiali, sportelli bancari che effettuano questo servizio oppure a brand di investimento riconosciuto, banco metalli o altri operatori professionali in oro e metalli preziosi. La quotazione delle sovrane varia dai 220 ai 260 euro al pezzo a seconda della tipologia della moneta oggetto della transazione commerciale. In ogni caso per legge il valore delle sterline d’oro da investimento non deve presentare uno spread superiore all’80%: si tratta di un termine tecnico che indica la differenza tra il prezzo di vendita e la quotazione. Non esiste un prezzo ufficiale, ma si deve fare riferimento alla quotazione attuale dell’oro determinata dal London Bullion Market e al rapporto tra domanda e offerta per queste monete. Per questo motivo è bene rivolgersi a professionisti esperti oppure controllare l’andamento del golden fixing e del mercato delle monete d’oro da investimento sui listini del Sole 24 Ore oppure di altri operatori finanziari riconosciuti e affidabili.
In genere il prezzo delle sterline in oro viene espresso con lettera e denaro: si tratta di due cifre che indicano rispettivamente il costo dell’acquisto e il ricavo per la vendita. Di conseguenza il prezzo è più alto quando si decide di acquistare e leggermente più basso quando si vendono gli esemplari. Inoltre sono previste alcune minime differenze di costo tra i pezzi di nuovo e di vecchio conio. Inoltre, per capire il valore di una sterlina d’oro bisogna verificare l’anno di emissione e lo stato di conservazione. Gli esemplari a fior di conio hanno quotazioni maggiori perché si tratta di monete perfette, la cui superficie appare esattamente come se fosse stata appena emessa. Si tratta di situazioni abbastanza rare e il numero di esemplari che rientrano in questa categoria diminuisce con l’aumentare dell’età delle sovrane. Infatti, più lunga è stata la circolazione delle monete e più è facile che abbiano subito danni, graffi e abrasioni.
L’importanza dello stato di conservazione per determinare il valore delle sterline d’oro è legato al fatto che il prezzo delle monete equivale nella maggior parte dei casi al loro peso in oro in base alla quotazione attuale. Può accadere, quindi, che graffi e ammaccature possano intaccare il valore della sovrana, anche se si tratta di situazioni limite che si verificano raramente. Un discorso a parte va fatto per le monete numismatiche, cioè da collezione: sono pezzi che si caratterizzano per la loro antichità, la rarità oppure per la presenza di difetti di coniatura. Infatti esistono serie di emissione dal numero limitato oppure che presentano una domanda notevolmente superiore all’offerta del mercato. Sono queste caratteristiche a influenzare il valore della sterlina stessa e interessano, anche se in maniera meno marcata, anche le monete da investimento.